L'Elefante Soliman • Hotel Elephant | Alto Adige

Il Viaggio Lungo dell'Elefante Soliman Nell'Anno 1551

L'arrivo dell'elefante Soliman a Bressanone è documentato nei libri di storia. L'animale era un dono da parte di Giovanni III., re del Portogallo, a suo nipote, l'arciduca Massimiliano d'Austria. L'elefante che proveniva da una colonia indiana dovette affrontare il lungo viaggio da Lisbona attraverso Genova in direzione delle Alpi. La gente lungo il percorso avvertì il suo arrivo come un evento sensazionale. A Trento e Bolzano fu accolto dagli applausi della gente, primi fra tutti i vescovi e i cardinali. Anche a Bressanone gli abitanti scesero in strada per assistere all'ingresso del pachiderma e dei suoi accompagnatori.

L'arrivo dell'elefante fu un vero colpo di fortuna per l'albergo che lo ospitò. L'oste Andrä Posch si prese cura del potente ospite per ben 14 giorni fino al 2 gennaio 1552 quando l'elefante e i suoi accompagnatori proseguirono il lore cammino verso nord. Passando per Innsbruck e Hall, attraverso l'Inn e il Danubio, l'elefante arrivò a Vienna nel mese di maggio del 1552.

Al lungo viaggio seguì una breve permanenza: Il povero animale morì nel dicembre 1553 a Kaiserebersdorf probabilmente a causa di una nutrizione sbagliata o forse anche per la forte nostalgia di casa.

Dopo la sua morte, il viaggio dell'elefante non era ancora terminato. Le ossa del suo piede anteriore veivano usate per creare una meravigliosa seduta, esposta ancor'oggi nel monastero benedettino di Kremsmünster. I resti della mummia passaranno in successione al duca Alberto di Baviera che inserì l'elefante nella sua collezione esposta nel Museo Nazionale Bavarese.

Un miracolo della storia europea fino ad oggi.
Ed il Viaggio continua...

Il ricordo dell'elefante è rimasto vivo fino ai giorni nostri: Diversi piccoli monumenti a Linz, a Wasserburg e a Vienna testimoniano del suo lungo viaggio attraverso le Alpi.

L'oste brissinese Andrä Posch, che aveva ospitato l'animale nelle stalle della sua locanda, ribattezzò l'albergo "Am Hellephanten" e fece dipingere sulla facciata della casa un affresco dai colori vivaci e intensi.

Il viaggio dell'"Elephant" non è ancora terminato.


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